Il 24 giugno è partita la campagna nazionale di sensibilizzazione contro l’abusivismo nei settori dell’acconciatura e dell’estetica.
A promuoverla Confartigianato e Cna con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La campagna sarà diffusa sui canali web e social delle due Confederazioni attraverso tre uscite congiunte.
Nel nostro Paese, l’abusivismo nel settore dei servizi alla persona (tra cui rientrano le attività di acconciatura ed estetica) è in continua crescita con un tasso di irregolarità del 27,6%. Si tratta del valore più alto tra i vari settori e supera di gran lunga il tasso medio nazionale, che si ferma al 14,4%.
Tale fenomeno è stato aggravato dalle conseguenze della pandemia Covid-19 – che hanno consentito l’inserimento nel mercato di figure che, a dispetto delle disposizioni di chiusura di saloni di acconciatura e centri estetici, hanno erogato prestazioni a domicilio, sottraendo in tal modo clientela agli operatori regolari. Si aggiunge al quadro il recente proliferare di piattaforme online che operano indisturbate, proponendo prestazioni a domicilio o addirittura in forma ambulante, senza curarsi dei limiti imposti dalle normative di settore e dai regolamenti comunali.
Nell’area fiorentina sono 2.500 le imprese del settore benessere, quindi acconciatura, estetica, tatuaggi e piercing, per un totale di 8.000 addetti. In tre mesi, marzo aprile e maggio, si stima una perdita economica, dovuta all’abusivismo, di 21 milioni di euro, pari a quasi il 20% del fatturato annuo, senza contare le ripercussioni sull’occupazione.
“Siamo fieri di lanciare questa campagna di sensibilizzazione contro l’abusivismo nel nostro settore, un fenomeno che non solo danneggia economicamente le imprese regolari, ma mette anche a rischio la salute e la sicurezza dei clienti – ha commentato Claudio Barbetti, presidente dei Parrucchieri di Confartigianato Imprese Firenze -. L’abusivismo rappresenta una grave minaccia per la qualità dei servizi offerti, poiché spesso coloro che operano illegalmente non possiedono le competenze necessarie né rispettano le normative igienico-sanitarie previste. È fondamentale che i consumatori capiscano l’importanza di affidarsi a professionisti qualificati e autorizzati, per garantire un servizio di alta qualità e sicuro. In particolare, i parrucchieri abusivi spesso utilizzano prodotti di bassa qualità o non certificati, che possono causare gravi danni ai capelli e alla cute. Confartigianato continuerà a lottare per la tutela dei nostri operatori e per la sicurezza dei cittadini, con l’obiettivo di contrastare questo fenomeno e promuovere una cultura della legalità e della professionalità.”
“L’abusivismo nel settore dell’estetica è una piaga che va combattuta con determinazione. Gli operatori illegali non solo sottraggono lavoro alle nostre imprese, ma mettono seriamente in pericolo la salute dei clienti con pratiche non conformi alle normative – Ha ribadito la presidente del settore Estetica di Confartigianato Imprese Firenze Patrizia Tagliaferro -. La pandemia ha accentuato questa problematica, con un incremento di attività abusive che operano senza alcun controllo. Attraverso questa campagna, vogliamo sensibilizzare i cittadini sull’importanza di rivolgersi esclusivamente a centri estetici autorizzati, dove professionalità, igiene e sicurezza sono garantite. È un appello a tutelare se stessi e a sostenere i professionisti del settore che lavorano nel rispetto delle regole. In particolare, è fondamentale che i clienti sappiano che i trattamenti estetici eseguiti da abusivi possono comportare seri rischi, come infezioni cutanee e reazioni allergiche dovute all’uso di prodotti non sicuri e non certificati.“
Per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di affidarsi esclusivamente a imprese regolari e professionisti qualificati, Confartigianato e CNA hanno realizzato una campagna di comunicazione congiunta, patrocinata dal MIMIT, che intende porre al centro la tutela della salute dei cittadini, garantita principalmente da servizi sicuri e di qualità.